These Are The Rules

giovedì, aprile 27, 2006

Ne abbiamo le scatole piene.. o vuote..


La Tetrapak annuncia chiusura stabilimento di Latina
(ANSA) - LATINA 26 APR - La Tetrapak ha comunicato oggi la decisione di chiudere lo stabilimento di Latina nel quale lavorano 130 dipendenti. Il gruppo dismettera' entro il 30 settembre le produzioni nello stabilimento sull'Appia. Le motivazioni indicate riguardano il calo delle vendite e il trasferimento in Svezia dove i costi sono inferiori. I sindacati chiedono l'immediata convocazione di un tavolo in Prefettura. Iniziato un sit-in di protesta dei lavoratori davanti lo stabilimento.

Questo è quello che può succedere quando i mass media in massa (scusate il gioco di parole) decidono di inventare una bella favola perchè magari sono a corto di notizie.
E' cosi che un giorno durante l'edizione domenicale del tg dell'ora di pranzo la notizia bomba del giorno, quella che rimbalza in ogni canale televisivo è che le famose e diffusissime confezioni tetrapack siano dannose alla salute umana per il rilascio nell'alimento di chissà quale componente estremamente pericoloso all'uomo. La notizia si diffonde a macchia d'olio il panico è generalizzato, tutti si promettono di non comprare mai più alimenti contenuti in questo ormai diffamato tetrapack. Poche ore dopo, durante l'edizione serale, tutti i tg che poche ore prima avevano puntato il dito contro queste scatolette metallizzate smentiscono la notizia. Ormai è troppo tardi. Le menti sono state infestate e niente potrà dissuaderle da questo pensiero pulsante: No, il tetrapack no!!
Chissà chi e cosa c'è dietro tutto questo, per anni tutto il mondo si è servito di queste scatole nessuno ha mai accusato niente nessuno ha mai preso un mal di gola per il tetrapack no? Beni statali come le sigarette e l'acool che mietono migliaia di vite ogni anno sono ancora in vendita, tutti quei litri di alcool hanno metri e metri di scaffali dentro qualsiasi supermercato, i tabbaccai sono più delle fontanelle, ma il tetrapack fa male attenti!
Ecco i primi licenziati, innocenti che pagano le conseguenze di chissà quale assurdo giochino di potere, innocenti schiavi della stupidità della gente che ancora una volta è schiava dei potenti.

Impossibilità espressa


Avere un Ferrari parcheggiato in giardino ma non le chiavi per poterlo guidare. Avere quindi una potenzialità enorme rispetto agli altri ma non poterla sfruttare. Si tratta di impossibilità, impossibilità espressa per essere precisi, come nella foto. Esser considerati un pandino; sugli spazi stretti e quindi nel breve termine te la puoi ancora giocare e dimostri che sotto al culo hai una mandria di cavalli, poi, inesorabilmente, sul rettilineo e quindi sulla lunga durata rimani indietro. E' un continuo di alti e bassi che si riassume nell'impossibilità di. Di cosa? Di arrivare primi in campionato come l'Inter, di non dover abbozzare a chi sta più in alto di te, di non dover scendere a compromessi. Di tante cose. Ditemele voi.

martedì, aprile 25, 2006

A mostrà le chiappe chiare!

Tutti al mareeeeeeeee, a mostrà le chiappe chiareeeeeeee! 25 Aprile, approfittando della festa della liberazione, io e Valerio abbiamo aperto l'ombrellone (e che ombrellone...) per la prima volta quest'anno, in compagnia di altri amici. Certo la località non è quella che vedete nella foto (Google immagini rulez), ma se qualcuno è di Roma conoscerà sicuramente la splendida Torvaianica Beach, rinomata come meta d'eccellenza per le zoccole (no, stavolta non sto parlando delle donne, ma dei sorci!). Giornata un pò nuvolosa, ma si sa, il sole filtra, e un pò di colore il nostro corpo a mozzarella l'ha preso. Armati di sigarette, birozza, pallone, freesbie, carte e... mmmh sono sicuro che qualcosa manca, Valerio sarà felice di aiutarmi nei commenti :P C'è chi ha azzardato a farsi il bagno nell'acqua gelida, e chi, come me, se ne stava spaparanzato per bene sulla suo asciugamano, bersaglio di attentati terroristici come "gavettoni" e lancio di distese di sabbia! In fin dei conti una bella giornata, che si spera, si ripeterà il 1° Maggio, tempo permettendo! Tomorrow back to work! :( Bella!

sabato, aprile 22, 2006

Consigli di lettura - Il potere della stupidità (Giancarlo Livraghi)


"La stupidità è la più grande forza distruttiva nella storia del genere umano. Non è eliminabile, ma non è invincibile. Capirla e conoscerla è il modo migliore per ridurne gli effetti. Che la stupidità sia un problema grave e pericolosamente diffuso
è cosa nota fin dall’antichità. Ma è sorprendente quanto siano scarsi in tutta la storia della cultura umana i tentativi di capire che cosa sia la stupidità e come se ne possano ridurre i perniciosi effetti. Una cosa è chiara: di tutte le possibili forze distruttive nessuna è così insidiosa, pericolosa e onnipresente come la stupidità umana.

Questo libro non si propone l’impresa impossibile di risolvere il problema. Ma capire la stupidità, conoscerla e guardarla in faccia, è un modo per controllarla e ridurne le conseguenze. Non dobbiamo avere paura del potere della stupidità, ma neppure sottovalutarla o illuderci di esserne immuni. Il problema è troppo serio per poter essere comico, ma conoscerlo e capirlo può essere stimolante e divertente."

Giancarlo Livraghi.

mercoledì, aprile 19, 2006

Sofferenza


Ogni mattina mi aspettano circa 2 ore di viaggio per recarmi da casa fino in ufficio. Si tratta di pochi chilometri al massimo una 20ina, trascorsi su ben 3 mezzi pubblici diversi: tram-metro-autobus. Durante questo viaggio ogni giorno scopro cose nuove, vengo a contatto con decine e decine di persone, perfetti sconosciuti con i quali devo condividere la sofferenza e lo strazio del tragitto, schiacciato tra corpi che si urtano . Ogni giorno le spinte pressanti della folla furiosa che preme per entrare anche se ogni angolo sia colmo di piedi mani e teste, ogni giorno le borse i gomiti le spalle della gente conficcate nella schiena, ogni giorno sorbire il cipolloso odorino nauseante di chi non è tanto dedito alla pulizia personale, ogni giorno discussioni litigi e incazzature per motivi futili, ogni giorno gente che sbircia sul tuo libro o giornale che stai leggendo, ogni giorno gente che ti fissa e non sai spiegarti il motivo, ogni giorno gente che urla parla mangia o beve, ogni giorno intolleranza.
Mi guardo intorno e scorgo nervosismo, naturalmente il mio tragitto in autobus è solamente una situazione che ho preso in considerazione ma ce ne sono tantissime che rappresentano alla perfezione l'intolleranza della gente, di chiunque, me compreso pronto a incazzarmi con il primo stronzo che mi vuole passare avanti in mezzo al traffico. E' ora di darsi una calmata. Tutti quanti.
Come possiamo prentendere che il nostro mondo sia migliore se siamo noi stessi i primi denigrarlo? Da domani meno caffè, meno tv, meno playstation. Facciamo attenzione a noi stessi osserviamoci bene, e impariamo a rispettarci.
Imparando a rispettare se stessi si impara a rispettare anche il prossimo.

Il Barile dell'Odio

Ultimamente si va a fare benzina.. e con 5€ non si mettono nemmeno 4 litri..
Il Nucleare dell'Iran preoccupa tutti e i prezzi arrivano alle stelle...
Come al solito chi ne paga le conseguenze siamo noi ..
Un barile costa trà i 71 e i 72 $..
E all'Opec prevedono che nei prossimi 5 anni i prezzi saliranno ancora di più...
Ma l'Olio di Colza?? Che fine ha fatto?

lunedì, aprile 17, 2006

Se scappa..


Quando capita non lo sai, non te lo aspetti nessuno ti avverte. Capita e basta. Magari dopo un paio di birre, che all'improvviso senti il pressante bisogno di cambiare l'acqua alle olive. Il problema è che se ti trovi ad esempio al centro di una grande città, prendiamone in considerazione una a caso, la nostra: Roma. Tu stai passeggiando e devi andare al bagno a fare due goccie, dapprima è una necessità che può benissimo aspettare ma quando cominci guardarti intorno per trovare il primo appizzo con un minimo di riparo senza successo ti accorgi che il bisogno è diventato sempre più insistente. Provate poi a cercare un bar, uno di quei bar nel quale per pisciare devi prendere il numeretto, un bar in cui i camerieri ti guardano come se fossi l'ultimo stronzo sulla terra, dopo circa 15 minuti di attesa ti rendi conto che pisciare potrebbe essere la causa della tua morte, incazzato e rassegnato esci dal bar senza aver concluso niente e continui a cercare un altro vicolo poi un altro bar, ma niente. Ad un certo punto prendi una stradina poco trafficata, un negozio chiuso, un vaso e una pianta. Mai un'occasione migliore! Parte la faticosa e tanto desiderata pisciatona, subito un brivido lungo la schiena, dove i dolori renali si erano fatti sentire poco prima, la pancia era un pallone bucato che piano piano si sgonfiava, il sollievo sopraggiunge ma non subito, prima il nostro corpo ci regala qualche breve attimo interminabile di sudore che data la serata calda ma non troppo ti si gela addosso facendoti soffrire anche dopo aver compiuto la missione. Qualche minuto e tutto si stabilizza. Tutto torna alla normalità. Il malessere causato dalla piscia, si proprio cosi, dalla piscia ormai è solo un lontano ricordo. In una città così grande, così piena di turisti, così accogliente, si è arrivati al punto che per pisciare uno deve sentirsi male, si parla tanto di diritti..beh io dico che il cesso è un diritto di tutti, il cesso o un vaso.. è uguale.

Gorfe

"Aò, c'ho er gorfe novo!!" Partiamo dal porci una domanda, cos'è che fomenta così tanto il possessore di una Golf? Sono arrivato alla conclusione che sia per via del nome, non c'è altra spiegazione. Protagoniste assolute della boraggine su quattro ruote. Non sto condannando chiunque possegga una Golf, sto solo argomentando un dato di fatto. Il possessore di Golf, il 90% dei possessori di una Golf (così va meglio), si sente padrone della strada. Non è certo l'unica bella macchina sportiva in giro, ma di certo quella con cui più spesso si incappa in imprecazioni di ogni tipo. Appiccicata al culo, a due millimetri di fianco per un sorpasso su striscia continua, a ziz zag nel traffico, e potrei proseguire ad oltranza. Sto nutrendo nel tempo un "odio" incondizionato per le Golf. Quando mi trovo in macchina e mi accorgo che qualcosa non va, quando vedo sopraggiungere e puntarti contro i fari pronti a un sorpasso da "pezzaccio", mi preparo a vedere due secondi dopo quel marchio con scritto golf, perlopiù sul grigio metallizzato. E l'odio cresce. Chiunque di voi possegga una Golf e non si senta un minimo fomentato ed elettrizzato a metterci le chiappe e spingere l'acceleratore me lo faccia sapere. Sarò ben felice di porgergli le mie scuse.

domenica, aprile 16, 2006

L'uomo


Siamo esseri umani, tutti fino a prova contraria apparteniamo alla stessa razza. Bianchi, neri, gialli o rossi..siamo tutti identici. Chiunque sta leggendo questo messaggio in questo momento è un essere umano senza ombra di dubbio (a meno che non abbiano scoperto da poco l'esistenza di qualche forma di vita aliena). Siamo tutti uguali, siamo tutti dotati di due occhi due gambe due braccia e cosi via, è vero c'è chi ha le braccia lunghe, chi corte, chi gli occhi verdi, chi neri, ma il concetto di fondo è che siamo tutti uguali.
L'unica cosa che ci differenzia e distacca gli uni dagli altri è la perversione mentale che si manifesta costantemente in ognuno di noi. In qualsiasi situazione, dalle più improbabili a quelle più comuni, è evidente la differenza comportamentale delle varie persone. Siamo dotati di un'infinita fantasia che può portarci a compiere o meno determinati atti, proprio questi atti compiuti non compiuti o solamente pensati sono quelli che mettono in luce tutte le assurdità dei nostri contorti ragionamenti. Non è possibile determinare i canoni sociali della normalità. Sopratutto non è possibile parlare di normalità in questa società.
Siamo tutti umani, normali no.

venerdì, aprile 14, 2006

Venerdì


Il venerdì. Inteso non come venerdì santo, ma come ultima giornata lavorativa della settimana. I vostri genitali assumeranno la forma e l'espressione che vedete nella foto accanto. Ora che ci penso, credo che nel caso voi foste una donna, il venerdì vi crescano anche a voi. Ma sarà meglio chiedere conferma, non voglio dare conclusioni affrettate. Comunque, dicevo, il venerdì, giorno in cui si accumula tutto lo stress della settimana, in attesa delle ore 18:00 quando ci diciamo "Lo stress è finito andiamo in pace". Qui fuori c'è un bel sole, mi verrebbe da prendere questo pc, affittare una sdraia e trasferirmi di fuori. Ogni tanto si vede passare qualche bionda, a differenza mia lei ha altre cose belle gonfie, e la vista tende a gonfiare un'ulteriore parte del mio corpo. Indovina indovinello eheheh. Colleghi in preda alla noia, c'è chi chatta, chi telefona al ragazzo, chi ascolta la musica, chi fa tutto insieme! Centinaia di macchine parcheggiate che fra meno di due ore non ci saranno più. Sottofondo tedioso delle ventole alimentate a criceto, battiti di tastiera unta e piena di sporcizia. Qui lo chiamano servizio a valore aggiunto, e poi mi chiedono di mettermi giacca e cravatta per fare bella figura con i clienti. Comprassero la cartigienica in bagno invece! Va bene, fra non molto sarò libero e sfogherò con birra e quant'altro tutto ciò che ho accumulato, le palle diventeranno subito palline, per poi riprendere un ciclo continuo a cominciare dalla prossima settimana. Buona Pasqua, comprate uova belle grandi!

giovedì, aprile 13, 2006

Go at home caiman

"Ci sono i verbali di 60 mila sezioni da verificare, uno per uno. sono brogli a non finire in diversi posti in tutta Italia. E questo emerge da cose precise. Pensavate di esservi liberati di me?".
Ecco cosa dice il signor premier il signor testa di cazzo, vai a casa pupazzo (notare anche la rima). Tutte le cariche istituzionali, di una fazione e dell'altra, il presidente della repubblica, tutto il paese è compiaciuto per la correttezza e l'ordine delle operazioni elettorali. Secondo lui (il testa di cazzo), no. Come e sopratutto quando finirà questa triste storia? Perchè non decide di andare con tutti i suoi bei miliardi di euro il più lontano dalle palle possibile a mangiarsi tutti quei soldi in compagnia di qualche altro suo sicario malavitoso?
Forse si diverte a prenderci per il culo. In ogni caso sono proprio curioso di sapere chi ha avuto il coraggio di votarlo, tutti che ne parlano male, tutti che lo denigrano e poi? Bah.. italia che paese di cacca.

sabato, aprile 08, 2006

I coglioni. Quelli rotti


Ahhhh siamo alla vigilia delle elezioni che tanto saranno importanti per il futuro del nostro paese, cambierà tutto!! Se andiamo avanti così, vedremo i nostri stipendi salire, il benessere sgorgare nelle nostre tasche, dice una parte; se scegliamo di cambiare invece, a sentire la fazione opposta, tutto migliorerà ci sarà il grande miracolo italiano.
Ma BASTA!!
L'elemosina del voto è partita da tempo e continua imperturbabile, infatti anche se da oggi, il giorno che precede il voto, dovrebbe essere tutto interrotto, l'eco delle falsità è ancora vivace. Tutti parlano di politica di questi tempi, anche chi non se ne è mai in alcun modo interessato ora cerca di raccogliere tutte le informazioni necessarie a capire cosa accade, addirittura tra amici la sera quando si esce (parlo per esperienze personali..) viene fuori inevitabilmente il discorso politico riducendo questo pietoso argomento a frasi del tipo: voto il partito quello col simbolo dell'albero!! Pietà.. pietà italia pietà.

giovedì, aprile 06, 2006

BRL


Funziona così: un membro (di solito il presidente) apre le danze, gli altri lo seguono in un susseguirsi di note musicali. C'è chi fa il DO, chi si permette un SI Bemolle, chi si lancia in tarantelle ballate e intere conversazioni. Il tutto nella più totale armonia. E' questo lo spirito della BRL, ovvero Brigata Rutto Libero. Esprimere a forza di rotti il proprio gradimento della bevanda e del cibo appena consumati. Chiunque può parteciparvi, il mondo è pieno di BRL! Aprite il diaframma, fate scorta di Coca Cola e ne sentirete delle belle!

P.S. Potrebbero esserci delle controindicazioni. Il genere femminile tende a non gradire il vostro gradimento (appunto). In tal caso tentate la via del patteggiamento, assicurando i soggetti disturbati che la corrente d'aria non soffierà verso la loro direzione!

Sarà meglio bruciarli?


I neuroni..
Siamo una grande macchina, una grande macchina che funziona grazie ad una grande catena di montaggio che come un metronomo deve scandire un ritmo perfetto in modo da assicurare la massima efficienza e produttività delle varie parti. Tutto scaturisce dalla potenza di un impulso elettrico, i neuroni per noi raccolgono tutte le informazioni necessarie e non fanno altro che trasmetterle alle altre milioni di cellule presenti nel nostro organismo. Lavorano per noi, non li paghiamo, non diciamo nemmeno Grazie.. eppure loro sono li non si lamentano ma ci sono, sempre!
C'è da dire che molti sprovveduti si divertono a distruggerli, nei modi più disparati; ahimè va sottolineato che c'è anche un alto tasso sprovvisti (nel senso che sono proprio sprovvisti di natura di qualsiasi forma neurologica..a roma dicono chi vò capì, capisce). Spero di ricavare qualche consiglio in merito:

1. Li brucio
2. Li tengo
3. Li faccio deteriorare col tempo

Ps: in caso di risposta 1. sono ben accetti consigli su come compiere tale missione (in parte già compiuta). Per quanto riguarda la risposta 2. beh che consiglio di merda, tutti sappiamo che nel caso in cui madre natura ci abbia fatto il dono di qualche neuroncino sicuramente sarà già marcio oppure ha sempre avuto qualche disfunzione. Risposta 3. è la dimostrazione di quello che siamo, uomini rassegnati in balia degli eventi che ci scorrono davanti senza fare alcun vano tentativo di modificarli.

mercoledì, aprile 05, 2006

Schermata blu


Chi ha usato almeno una volta nella sua vita versioni di Windows precedenti all'XP, avrà avuto la fortuna di imbattersi nella temutissima schermata blu! Memorabile il video della presentazione di Windows 98, con un crash di presentazione che avrebbe aperto le porte (bè anche quelle) a una seconda edizione dell'OS ravvicinatissima alla prima. La schermata blu è riuscita ad arrivare persino su chi per giocare ha scelto di comprarsi una console (in questo caso quella sbagliata, l'XBox) invece che un PC con Windows. Ma girando per la rete, ho trovato un sito molto simpatico dove potete ammirare le schermate blu più improbabili e imbarazzanti della storia, come quella accanto, in un aeroporto del Regno Unito, dove era impossibile visualizzare i voli in partenza. Buon divertimento. Clicca qui!

Trà luci e ombre


Una sorta di presentazione..
La faccio attraverso la mia città, Napoli...

Poliedrica, buia, eccitante...
Ci capiti per caso e magari te ne innamori, per poi odiarla 5 minuti dopo

E allora si capiscono le luci e le ombre di una città che naviga da anni trà luci di uno sviluppo forse mai avviato, e le ombre di una quotidianità squallida che si insinua trà ragazzini che imperversano sui motorini senza casco, trà la spazzatura che con le sue montagne è lo specchio riflesso di un mare di cui sempre ci siamo vantati...

Buon Blog a tutti

Ciao Francesco

La notte


Il momento migliore della giornata, le voci tacciono, i rumori svaniscono, i pensieri si alleggeriscono.. quello che rimane è un velo di stanchezza fisica tutto è ricondotto al ticchettio nevrotico della tastiera ed al fruscio perpetuo della ventola del computer. Mentre attendo l'ora in cui mi lascerò cadere nelle braccia di Morfeo assaporo la quiete di questi intensi attimi col pensiero rivolto al domani, al nuovo giorno che inizierà e con l'animo leggero, sperando che quello di domani, un giorno migliore sarà.

martedì, aprile 04, 2006

Casa dolce casa...

E' forse quel che pensava anche Picasso mentre dipingeva il quadro alla vostra sinistra. E', a quanto pare, l'esatto contrario di quello che pensano molti giovani che hanno superato la maggiore età. Proprio a partire dalla mia personalissima esperienza, voglio evidenziare il fatto di come, allo stesso modo, molti miei coetanei soffrono della cosidetta fobia delle mura domestiche (in realtà l'ho inventata ora). Si contano sul palmo della mano le volte che da più di un anno a questa parte ho deciso di rimanere a casa la sera, pur sapendo che fosse sbagliato, pur sapendo di avere avuto altro da fare, pur sapendo di essermi potuto riposare.

Eppure, arrivato a quest'ora, dopo una giornata passata in ufficio davanti a un pc che di certo non ti parla, dopo il solito ritorno a casa condito da liberazione dello schiavo nero e conseguente chiacchierata (immaginaria) con la lavatrice che hai di fronte, dalla cena con la propria famigliuola che faresti a meno di sentire e da altre faccende di ordinaria amministrazione (come scaricare 40 e-mail giornaliere di spam), non ci penso più di tanto e me ne esco un pò per stare in compagnia. Bella!

Bella Italia


Siamo di fronte allo sfacello, mi rendo conto che non c'è più alcun tipo di decenza sociale; e mentre tutto va a rotoli loro sono ancora li a scannarsi fino all'ultimo voto.
Tutti noi rimaniamo a bocca aperta di fronte al bambino ucciso, la donna violentata, il prete pedofilo che violenta ripetutamente bambini innocenti, persone che si massacrano tra loro per un parcheggio, famiglie devastate da raptus omicidi, ragazzi invasati che uccidono per seguire ideali satanici e chi più ne ha più ne metta; siamo tutti potenziali protagonisti di questi scempi indecenti. Perchè siamo arrivati a questo punto? si combatte una guerra per un ideale fatto di petrolio, un ideale nero come il futuro di quella popolazione straziata che ogni giorno vive con la speranza di non saltare in aria. Eppure le facce di bronzo sono ancora li con quei falsi sorrisi scolpiti a contemplare numeri astratti e discorsi surreali basati su belle parole e nessun fatto concreto.

Guardate questo video non aggiungo nient'altro.

Dissenso


Guardate attentamente la foto qui a lato. L'ho fissata attentamente quelle che mi ispira sono sensazioni di idiozia acuta del soggetto.
La cosa che mi rammarica è che il soggetto in questione sono proprio io (non il pupazzo)! Non voglio giudicare o chiedere un parere dell'immagine che vi ho proposto, anche se siete liberissimi di darne, voglio solamente esprimere il mio completo dissenso alla formalità. Il mio ripudio al fatto di doversi svegliare ogni giorno e dover recitare la parte, avere il copione nelle mani e seguirlo passo passo per cercare di completare l'opera, la sola differenza è che dopo l'inchino non ci sarà nessuno a fare l'applauso. Basta reprimere se stessi. Le mie sono esternazioni estreme ma pensate un attimo a quante volte ognuno ha taciuto la sua opinione, o sbaglio?

lunedì, aprile 03, 2006

Estraneo a tutto


Come dovrebbe esserlo un bambino, come doveva esserlo Tommaso. Eppure, persino un bimbo di nemmeno un anno e mezzo è stato vittima di qualcosa che man mano sta crescendo, che è un diritto, ma che in fondo se ci pensate è il motivo di tanti problemi attuali: l'interesse. Di chi? Il proprio. Molti saranno daccordo con chi dice che ognuno in fondo debba guardare il proprio orticello, altri un pò meno. Pure io sono daccordo se il mio interesse non va a ledere quello altrui. O se quello degli altri non va a ledere il mio. Non è così, se un bimbo, che dovrebbe essere estraneo a qualsiasi forma di interesse, innocente di qualsiasi peccato, si ritrovi ucciso in modo brutale perchè figlio di un direttore di un ufficio postale e per via dell'infamia di un adulto che ha pensato 'bene' di allargare il suo orticello. Pensateci bene.

These are the rules


These are the rules.

Questo è il nostro blog. Il blog di due persone comuni, due amici, Pier Paolo e Valerio, utilizzeremo questo piccolo ritaglio fuori dalla "vita reale" per condividere con i nostri amici o con perfetti sconosciuti naufraghi del web i nostri pensieri.

Perchè questo nome? These are the rules è la straziante agonia di una persona che tenta di vivere al giorno d'oggi, these are the rules è quello che vuoi gridare a chi tenta di passarti avanti nella fila al bar, è quello che vuoi urlare a chi commette atti di prepotenza, soprusi, violenze, ingiustizie; these are the rules è lo sfogo la perplessità di due ventenni nel guardare gli eventi giornalieri, lo sbigottimento e la perplessità che ci assale non avendo modo di cambiare in alcun modo le cose.

These are the rules sarà costantemente aggiornato dai nostri interventi in modo da raccogliere gli argomenti più vari. Cercheremo di alternare le tematiche serie dei nostri interventi a momenti di divertimento, cercando di rimanere nel limite della decenza per favorire l’accesso a questo blog a tutte le classi di pensiero. Il nostro augurio è di raccogliere, con i vostri commenti, il maggior numero di punti di vista quindi vi invitiamo a partecipare attivamente al nostro blog; tuttavia ci riserviamo la facoltà di moderare i vostri commenti, senza censurare la libera espressione dei vostri pensieri.

Tentiamo, almeno in questo nostro piccolo angolo, di abbattere ogni barriera dettata dall’inibizione del bon ton sociale che reprime i liberi processi psicologici, di conseguenza la libertà del singolo soggetto.

Life is a game

Pier Paolo & Valerio