Disturbo metabolico

Dopo il relax di queste ultime settimane lavorative che sono state accorciate dai vari "ponti" di questi ultimi week-end si torna finalmente a lavoro.
Tra la gozzoviglianza e la nullafacenza di questi finesettimana allungati pigramente riprendo a lavorare; alla mattina la sveglia suona inesorabile senza alcuna pietà, lentamente comincio a muovere i primi muscoli ancora indolensiti, le palpebre faticano a rimanere aperte e strabuzzando gli occhi comincio a scrutare e definire le prime sagome della giornata. Non appena mi riesce possibile tenere gli occhi aperti guardo l'orologio con la vana speranza di non essere in ritardo. E' purtroppo arrivato il momento, il momento di saltare giù dal comodo e caldo letto.

"Belli quei giorni in cui ho modo di dormire e smaltire le abbondati serate festive.."

Ecco, ecco lo stress che rincalza, recupera e supera nettamente
lo stato di quiete che mi aveva sopraffatto durante queste giornate dedicate al puro cazzeggio.
Giornata lavoro tipo:
Ore 9.00
Arrivo in ufficio dopo una quotidiana odissea tra la giungla del traffico o la palude dei trasporti pubblici.
Ore 9.05
Prima sbirciatina all'orologio in attesa della pausa pranzo.
Ore 12.59
Mi domando come mai ci è voluto cosi tanto ad arrivare alla pausa pranzo e perchè il minuto prima delle ore 13 è sempre il più lento a trascorrere.
Ore 14.00
La pausa pranzo è sempre troppo breve, ma con tanti buoni propositi si riprende il lavoro.
Ore 14.05
Mi domando dove siano finiti quei buoni propositi che qualche minuto fa erano in me..
Ore 16.30
La mia pancia rantola, o la finisce o il cesso ne vedrà delle belle.
Ore 16.38
Il cesso puzza.
Ore 18.05
E' ora di andare a casa!!